#1: Lo stile filosofico
Diamo oggi ufficialmente inizio ai contenuti di questo blog!
Ho deciso di partire dalle basi: lo stile filosofico!
Mi sembra necessario chiarificare questo aspetto perché molto spesso, quando mi confronto con amici o conoscenti su questioni sostanziali, per le quali è necessario un minimo di riflessione, mi capita di osservare che l’esporre punti di vista diversi o il rilevare le incongruità formali di un’argomentazione venga visto come un affronto.
Per questo ho pensato di scrivere questo breve post, con lo scopo di illustrare le caratteristiche che contraddistinguono le peculiarità del parlare filosofico e che, a lungo andare, garantiscono il costituirsi di una forma mentis specifica, che è la risorsa più importante, a mio avviso, che le varie tecniche di Pratica Filosofica mettono al servizio dei propri interlocutori.
La Filosofia (e in questo caso mi riferisco più specificamente alla cosiddetta “filosofia occidentale”) nasce per indagare il mondo fuori e dentro di noi e, se possibile, fornire delle spiegazioni plausibili. L’atteggiamento che fonda il discorso filosofico è quindi un iniziale e un progressivo “mettere in discussione”.
E questo, a mio avviso, è l’aspetto più bello della filosofia!
Non si dà nulla per scontato o garantito, nulla per definitivamente assodato: anche le certezze che sembrano le più evidenti possono essere, e di fatto vengono, messe in discussione… non fosse altro che per constatarne l’effettiva validità!
Si tratta di una continua rivisitazione del sapere - individuale e/o collettivo - non solo per aggiornarlo, ma per appurare, in ogni istante possibile, se nell’indagine fosse sfuggito qualcosa, qualche elemento che deve essere integrato nella visione complessiva dell’oggetto dell’osservazione.
Allora, il domandare non è solo lecito, ma necessario!
Il mettere in dubbio, sollevare obiezioni, porre in questione è l’essenza stessa della pratica filosofica.
Non solo! Grazie a questo atteggiamento, la mente si abitua ad ascoltare una pluralità di risposte da valutare, analizzare, mettere a confronto, che non solo garantisce una sana apertura mentale, ma addestra il cervello stesso ad elaborazioni e astrazioni che ne aumentano le abilità cognitive.
Questo atteggiamento contribuisce inoltre a tenere la propria vita in movimento, in uno stato di continua e inappagata ricerca!
Possiamo dire, usando le parole di Novalis - citato dal fondatore della Pratica Filosofica, G. Achenbach, - che “filosofare è deflemmatizzare e vivificare”, togliere la flemma e ridare vita.
Il tutto portato avanti con un rigore del pensiero che nasce e viene elaborato nella filosofia: rigore che si fonda, inevitabilmente, sulle regole della logica formale.
Perciò, contraddicimi pure… non aspetto altro!
E tu, come ti relazioni con le opinioni degli altri? Ti arricchiscono? Ti disturbano? Le ricerchi o le eviti? …lascia un commento e riflettiamo insieme!