#8: Il desiderio di sapere!
Quante volte capita anche a te di voler cogliere qualcosa che ti sfugge, di voler capire i pensieri di qualcuno, le dinamiche di una relazione, i motivi dell’agire dell’altro?
Non sapendo qualcosa, si desidera saperlo!
Al di là del contenuto della ricerca, di ciò che desideriamo sapere, il desiderio stesso di sapere, ci classifica come “filosofi”, ossia come “amanti del sapere”, coloro che aspirano a raggiungere qualcosa che manca nel momento presente!
Come promesso nel precedente post, proseguiamo nella lettura del mito della nascita di Eros narrato da Platone nel Simposio.
Nel passo che leggiamo oggi, la sacerdotessa Diotima spiega bene perché Eros è un filosofo!
Platone, Simposio, 204b-204c:
“Inoltre (Eros), sta in mezzo fra sapienza e ignoranza. Ed ecco come avviene questo. Nessuno degli dèi fa filosofia, né desidera diventare sapiente, dal momento che lo è già. E chiunque altro sia sapiente, non filosofa. Ma neppure gli ignoranti fanno filosofia, né desiderano diventare sapienti. Infatti, l'ignoranza ha proprio questo di penoso: chi non è né bello né buono né saggio, ritiene invece di esserlo in modo conveniente. E, in effetti, colui che non ritiene di essere bisognoso, non desidera ciò di cui non ritiene di aver bisogno'.
'Chi sono, allora, o Diotima - io dissi -, coloro che filosofano, se non lo sono i sapienti e neppure gli ignoranti?'.
'E' ormai chiaro - rispose - anche ad un bambino che sono quelli che stanno a mezzo fra gli uni e gli altri, e uno di questi è appunto anche Eros. Infatti, la sapienza è una delle cose più belle, ed Eros è amore per il bello. Perciò è necessario che Eros sia filosofo, e, in quanto è filosofo, che sia intermedio fra il sapiente e l'ignorante. E causa di questo è la sua nascita: infatti, ha il padre sapiente pieno di risorse, e la madre non sapiente priva di risorse.”
Filosofi dunque siamo tutti noi quando cerchiamo di sapere qualcosa che non sappiamo ma che, in qualche modo, intuiamo che esista!
Non può fare filosofia, ossia non può porsi domande, chi ritiene di sapere già o chi neanche sa di non sapere.
L’atteggiamento della “dotta ignoranza” di Socrate - il sapere di non sapere - è dunque la molla necessaria che stimola la ricerca filosofica, che diventa ricerca di vita, di risposte ed interpretazioni e che, come vedremo successivamente attraverso il Simposio, cambiano con il tempo!
E tu, ti ritieni un amante del sapere?